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Cambiamento climatico, la sfida e il futuro dell’Europa

Ambiente News2 Agosto 2023

Le scorse settimane sono state particolarmente difficili per il nostro Paese. Letteralmente spaccato a metà tra ondate di caldo anomalo, incendi e siccità prolungata al Sud, e alluvioni al Nord. Tutte, facce della stessa medaglia: quella del cambiamento climatico. Una crisi che va affrontata con competenza, serietà e lungimiranza. SUL CLIMA DATI ALLARMANTI Secondo i...

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Si parte per Ventotene!
#ventotene #partitodemocratico

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Si parte per Ventotene!
#ventotene #partitodemocratico

Lavoro povero. Lavoro sommerso. Caporalato. Caro prezzi. Crisi climatica. Illegalità e Mafie. L`#agricoltura è un settore strategico per l`Italia e per l`Unione europea ma anche il più esposto alle crisi economiche e sociali, alle transizioni e infine anche alla criminalità organizzata.
Secondo il sesto Rapporto sulle Agromafie in Italia, l`illegalità ha aumentato il proprio volume d`affari in agricoltura: 24,5 mld di euro l`anno, in controtendenza, visti la guerra in Ucraina, lo shock energetico e il rincaro delle materie prime. Le Mafie infettano il settore dal campo alla tavola: produzione, trasporto, distribuzione e vendita.
Della capillarità con cui le Mafie penetrano l`agricoltura oggi sottraendo ricchezza agli agricoltori, agli allevatori e alle aziende agricole onesti abbiamo parlato ieri con #Coldiretti.
A livello europeo sono stati introdotti principi e meccanismi importanti per frenare la criminalità organizzata: penso alla lotta al caporalato e il divieto di accesso ai fondi europei per le aziende irregolari. Due capisaldi delle mie battaglie al Parlamento europeo in difesa del #madeinItaly e della legalità. L`Italia implementi subito e meglio questi due importanti meccanismi.

Un ringraziamento speciale al segretario generale #Coldiretti Vincenzo Gesmundo per questa interessante iniziativa.

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Lavoro povero. Lavoro sommerso. Caporalato. Caro prezzi. Crisi climatica. Illegalità e Mafie. L'#agricoltura è un settore strategico per l'Italia e per l'Unione europea ma anche il più esposto alle crisi economiche e sociali, alle transizioni e infine anche alla criminalità organizzata.
Secondo il sesto Rapporto sulle Agromafie in Italia, l'illegalità ha aumentato il proprio volume d'affari in agricoltura: 24,5 mld di euro l'anno, in controtendenza, visti la guerra in Ucraina, lo shock energetico e il rincaro delle materie prime. Le Mafie infettano il settore dal campo alla tavola: produzione, trasporto, distribuzione e vendita.
Della capillarità con cui le Mafie penetrano l'agricoltura oggi sottraendo ricchezza agli agricoltori, agli allevatori e alle aziende agricole onesti abbiamo parlato ieri con #Coldiretti.
A livello europeo sono stati introdotti principi e meccanismi importanti per frenare la criminalità organizzata: penso alla lotta al caporalato e il divieto di accesso ai fondi europei per le aziende irregolari. Due capisaldi delle mie battaglie al Parlamento europeo in difesa del #madeinItaly e della legalità. L'Italia implementi subito e meglio questi due importanti meccanismi.

Un ringraziamento speciale al segretario generale #Coldiretti Vincenzo Gesmundo per questa interessante iniziativa.

Colosseo, Galleria degli Uffizi, Museo del Novecento di Milano: non importa dove. Centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici della #cultura percepiscono tra i 4-5 euro all`ora, con contratti precari e zero tutele sociali e previdenziali soprattutto quando sono assunti come partite Iva.
Paghe misere, vergognose che impediscono a questi uomini e a queste donne, tanti i #giovani, di vivere dignitosamente.
Il #salariominimo di nove euro l`ora è fondamentale per spazzare via stipendi da fame. Il governo #Meloni quindi quanto ancora potrà continuare a fare finta di nulla?
Anche al Parlamento europeo ci apprestiamo ad approvare una nuova legge che imporrà ai paesi membri l`obbligo di garantire salari dignitosi e adeguate tutele sociali e professionali agli addetti alla cultura.
L`Italia dovrà adeguarsi e restituire dignità e sicurezza a centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici dai quali dipende la fruibilità e l`accessibilità del nostro meraviglioso patrimonio artistico, storico e architettonico.

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Colosseo, Galleria degli Uffizi, Museo del Novecento di Milano: non importa dove. Centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici della #cultura percepiscono tra i 4-5 euro all'ora, con contratti precari e zero tutele sociali e previdenziali soprattutto quando sono assunti come partite Iva.
Paghe misere, vergognose che impediscono a questi uomini e a queste donne, tanti i #giovani, di vivere dignitosamente.
Il #salariominimo di nove euro l'ora è fondamentale per spazzare via stipendi da fame. Il governo #Meloni quindi quanto ancora potrà continuare a fare finta di nulla?
Anche al Parlamento europeo ci apprestiamo ad approvare una nuova legge che imporrà ai paesi membri l'obbligo di garantire salari dignitosi e adeguate tutele sociali e professionali agli addetti alla cultura.
L'Italia dovrà adeguarsi e restituire dignità e sicurezza a centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici dai quali dipende la fruibilità e l'accessibilità del nostro meraviglioso patrimonio artistico, storico e architettonico.

Lascio Madrid alla volta di Bruxelles, dopo una bella due giorni con i colleghi del Partito Democratico e del Gruppo dei Socialisti e Democratici. E oggi sono ancora più convinta di prima che col governo #Meloni l`Italia rischia di perdere concretamente il `treno` del #pnrr.
Con @nadia_calvino, vicepremier del governo Sanchez e ministro dell`Economia, ci siamo confrontati proprio sullo stato dell`arte dei progetti e della capacità di spesa del Next Generation Eu della Spagna. Ebbene, Madrid ha già speso buona parte dei fondi del PNRR, consentendo a tutto il Paese di riprendersi dalla pandemia Covid-19, di reggere il colpo dell`aumento dei prezzi e della crisi energetica.
Gli investimenti - ci ha spiegato Calvino - sono focalizzati tutti sulla transizione ecologica, quella digitale e infine sulle politiche sociali.
A conferma di quel che ci ha raccontato la vicepremier spagnola, ci sono i dati su PIL, sulla #occupazione e sulla inflazione della Spagna. Nei mesi scorsi, il governo Meloni ha raccontato che l`Italia "è il Paese che cresce di più in Europa". Falso. La Spagna ci ha già superati. Poi che spenderà bene tutte le risorse del PNRR? E come? Tra ritardi e tagli, la verità è che questo governo e le destre stanno bruciando opportunità di sviluppo per il nostro Paese e a rimetterci saranno solo gli italiani e le italiane.

#spagna #europa #pnrr #governomeloni #adelante

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