Migranti, Parigi non interferisca ma il governo è disastroso

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Su migranti da Meloni propaganda e molta confusione

BRUXELLES, 05 MAG – I francesi non hanno perso il vizio di interferire in questioni pubbliche di altri Paesi. Il ministro dell’Interno, Gerard Darmanin, è stato fuori luogo per due motivi. Il primo, perché è entrato a gamba tesa su questioni che spettano all’Italia.

Come Partito Democratico, abbiamo criticato sia nel merito sia nel metodo i provvedimenti del governo Meloni, a partire dal decreto anti-Ong. Il secondo perché sul tema migranti il problema riguarda l’intera Europa e tutti i Paesi europei dovrebbero fare la propria parte, Francia compresa. Nessuno è autorizzato a dare lezioni, men che meno Parigi.

D’altra parte è evidente che sull’immigrazione il governo Meloni ha fatto molta confusione e altrettanta propaganda. Contrariamente a quanto promesso in campagna elettorale, gli sbarchi sono aumentati, ancora una volta smentendo se stesso rispetto alla politica del blocco delle partenze e dei rimpatri.

Manca una visione politica e soprattutto la capacità di stare in Europa, lavorando per una politica comunitaria sulla gestione dei flussi migratori. Di certo le destre e leader europei che propagandano nazionalismo, sovranismo e democrazie illiberali criminalizzando l’immigrazione non sono di aiuto. E questo il governo Meloni lo sa bene.