Salario minimo, proposta unitaria? Ottimo segnale

ROMA, 30 GIUGNO – Giudico molto positivo che le opposizioni abbiano finalmente deciso di convergere sul salario minimo. Presentare tutte assieme una proposta unica su una misura fondamentale per l’Italia è una scelta politica importante, di coraggio e di maturità, ma soprattutto un segnale forte per milioni di cittadini e cittadine che arrivano a malapena alla fine del mese e oramai costretti a chiedere aiuto ai centri Caritas per due pasti al giorno. Circa tre milioni e mezzo di uomini e donne a cui viene negato il diritto di vivere in modo dignitoso. Resto convinta che occorra spazzare via i contratti pirata e rafforzare la contrattazione collettiva e darle la centralità persa negli ultimi due decenni in tutti i settori produttivi e garantirla ai lavoratori e lavoratrici scoperti. Questa è da sempre la strada tracciata dalla direttiva salari minimi adeguati su cui ho lavorato a lungo al Parlamento europeo, così come l’obiettivo di garantire un salario dignitoso a tutti i lavoratori e le lavoratrici: dipendenti e autonomi senza mai dimenticare che al di là del salario minimo, certamente prioritario per arginare il lavoro povero, c’è da affrontare tutto il tema del salario equo per adeguare finalmente le buste paga dell’Italia alla media europea.