Il valore di una Europa più solidale, sociale e vicina ai cittadini

L'Unione europea

“Via le sanzioni o non riapriamo”, così il 5 settembre scorso Mosca ha fatto sapere all’Europa di non volerne sapere né del tetto massimo al prezzo del gas naturale né delle sanzioni che come ho spiegato stanno mettendo in difficoltà la Russia, minacciando lo stop totale ai flussi del Nord Stream 1.

La crisi energetica pesa su famiglie e imprese

È chiaro che il momento storico che stiamo vivendo sul piano geopolitico, sociale ed economico è molto delicato, e che tra il caro vita e la crisi energetica ci sono emergenze e priorità che vanno affrontate nell’immediato in modo pragmatico e realistico. Sono le famiglie e le imprese italiane ed europee che stanno subendo gli effetti negativi dell’inflazione e del conflitto in Ucraina voluto dalla Russia. Però non è ipotizzabile cedere ai ricatti del presidente russo, Vladimir Putin, vero responsabile di una folle guerra di aggressione che sta generando solo caos, distruzione e morte.

Dunque, serve come l’aria una Europa più solidale, più sociale e più vicina ai cittadini, la stessa che abbiamo conosciuto durante la pandemia Covid-19 e che ha dato vita al Next Generation Eu. Sono una convinta europeista, e posso dirvi che solo con una Europa più unita è possibile superare anche questa tempesta che nei mesi autunnali e invernali ci metterà tutti alla prova, cittadini italiani e cittadini europei.

La nostra libertà, le nostre economie e soprattutto la nostra democrazia dipendono da quanto l’Europa saprà essere coesa. Non ammetto che ci sia chi come la leader della destra, Giorgia Meloni, si finge solo una moderata, filo-europeista e filo-atlantista per poi lasciare chiaramente intendere di essere contro l’Unione europea.

Tetto massimo al prezzo del gas, misura necessaria

Vero, sulla crisi energetica e il tetto massimo al prezzo del gas ci sono ancora resistenze e un certo scetticismo di alcuni Stati europei. Giusto ricordare però che l’Italia è stato il primo Paese UE a chiedere l’introduzione di questa misura, per combattere la speculazione. E per sottrarre fondi a Putin da usare nel conflitto in Ucraina. Lo ha chiesto un Paese autorevole e credibile.

Le misure d’emergenza a livello nazionale per calmierare i costi delle bollette di luce e gas da sole non bastano. Perché, se la Russia usa il metano come arma per ricattarci il problema è europeo e va affrontato a livello europeo. Inoltre, se anche in queste stesse ore in cui sto scrivendo, il prezzo del gas al megawattora dovesse finalmente ridursi sul mercato europeo dell’energia mentre la Russia perde terreno in Ucraina, non possiamo rinviare ancora questa decisione affidandoci solo all’esito, comunque incerto, del conflitto.

Serve agire. Serve un tetto massimo al prezzo del gas, come stiamo chiedendo da mesi! Nel contesto europeo è indispensabile, sempre, che in Italia vi sia un governo capace di dialogare in modo costruttivo con l’Europa e non un governo contro l’UE. Nel suo consueto discorso sullo Stato dell’Unione, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha citato gli operai della ceramica italiana come un modello di adattamento e di sacrificio in un periodo storico, economico e sociale molto difficile e molto delicato.

Un passaggio in cui von der Leyen ha voluto ricordare che senza famiglie e imprese l’Europa non potrebbe mai fare fronte ai ricatti del presidente russo, Vladimir Putin. Gli operai della ceramica italiana hanno iniziato a lavorare di notte pur di risparmiare energia. Ed evitare la chiusura. Una forma di resistenza civile che ci ha permesso di arrivare fino a oggi con una guerra in corso da oltre 200 giorni. Per affrontare i mesi più difficili, però, servono nell’immediato anche aiuti europei alle famiglie, alle imprese e alle PMI. Senza perdere altro tempo prezioso contro la speculazione.

 

Il vostro voto è importante

Come candidata alla Camera dei Deputati per la circoscrizione Estero-Europa non faccio retorica quando dico che il voto degli italiani all’estero conta moltissimo. Con le mie proposte credo di potere rispondere ai bisogni e alle esigenze dei nostri concittadini e concittadine. Forte delle mie battaglie al Parlamento europeo, in questi due anni e mezzo, per una Europa più solidale, più sociale e più unita.

Il voto del 25 settembre è un banco di prova e un possibile spartiacque: volete una Europa e una Italia sovraniste, egoiste e divise o una Europa e una Italia più progressiste, riformatrici, unite e solidali?

I plichi elettorali sono arrivati. Gli italiani all’estero possono votare entro il 22 settembre alle ore 16:00. Non cedere a nessuno la tua scheda elettorale e la busta contenente il materiale per votare. Accertati delle corrette modalità di voto all’estero. Inoltre, chi non ha ricevuto la scheda elettorale può farne richiesta a partire dall’11 settembre al consolato di appartenenza.

Tutti i residenti nel COLLEGIO EUROPA POSSONO VOTARMI PER LA CAMERA DEI DEPUTATI BARRANDO IL SIMBOLO E SCRIVENDO DANIELA RONDINELLI.