Salute e sicurezza sul lavoro: troppi morti, servono nuove regole europee

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In Commissione Occupazione e Affari Sociali sono stati votati gli emendamenti alla Strategia Salute e Sicurezza. Ho presentato 18 emendamenti. La Commissione ne ha approvati 17 senza grandi difficoltà. Un risultato positivo, che rafforza al contempo la convinzione che sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro l’Unione europea faccia di più.

La strada da seguire è quella tracciata dalla Commissione Occupazione del Parlamento europeo che ha approvato oggi un rapporto ambizioso in cui si chiede alla Commissione europea un maggiore impegno vincolante per gli Stati membri.

Infatti, la strategia europea è troppo vaga e non contiene un approccio misurabile per il raggiungimento dell’obiettivo di eliminare le morti sul lavoro. Chiediamo quindi la presentazione di una direttiva che includa la lista delle malattie occupazionali, oggi contenute in una raccomandazione. Una direttiva che ne definisca gli elementi per il riconoscimento e per la compensazione.

Un altro tassello importante per migliorare la Strategia sulla salute e la sicurezza sul lavoro riguarda il fatto che non può esserci distinzione tra lavoratori subordinati e autonomi. O tra diverse tipologie di contratto. Per questa ragione, rinnoviamo l’auspicio di arrivare a una direttiva sul diritto alla disconnessione così da garantirne la salute e la sicurezza non solo fisica, ma anche mentale. Il nostro obiettivo è quello di regolamentare meglio i processi aziendali e di bloccare lo strapotere degli algoritmi.

Come Movimento 5 Stelle siamo soddisfatti che tutti i nostri emendamenti sono passati. Questo testimonia ancora una volta l’efficacia del nostro lavoro al Parlamento europeo contro le morti bianche.