Stadio Franchi, l’accesso alle risorse PNRR non sia arbitrario

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BRUXELLES, 6 APR – Come già annunciato, ho presentato una interrogazione prioritaria alla Commissione sull’ipotesi di un probabile stop al finanziamento di 55 milioni di euro destinati al progetto di riqualificazione dello Stadio Franchi di Firenze, nel quadro dei Progetti Urbani Integrati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il suddetto progetto di riqualificazione è stato inserito nel PNRR, come è noto approvato dal Consiglio “Economia e Finanza” il 13 luglio 2021. Per questo, trovo incomprensibili le ragioni che hanno spinto Bruxelles a metterlo in discussione a distanza di oltre un anno e mezzo dal via libera.

È solo dopo l’ok, infatti, che il Comune di Firenze ha impegnato e speso ben 8,5 milioni di euro e bandito le gare per la realizzazione di un progetto di riqualificazione che al di là della ristrutturazione e rifunzionalizzazione eco-sostenibile di una struttura pubblica, migliorerà il decoro urbano e il tessuto socio-economico dell’area di Campo di Marte, censita dall’Istat come “zona urbana degradata. Tutto quindi perfettamente in linea con le finalità dei Piani Urbani Integrati delle Città Metropolitane per i quali le risorse PNRR sono state assegnate con decreto dal ministero dell’Interno il 22 aprile 2022.

La città di Firenze merita una risposta chiara dalla Commissione Ue. Primo, perché la contestazione arriva solo ora, e come intende riprendersi risorse già liberate; ma soprattutto quali sono gli indicatori o le valutazioni d’impatto che dimostrano che Campo di Marte non è un’area urbana degradata. Bruxelles perciò chiarisca subito il metodo. Altrimenti, rischia di rendere semplicemente aleatorio e arbitrario l’acceso alle risorse PNRR alle amministrazioni locali, costrette a rinunciare a importanti opportunità di sviluppo.