BLOCCO LICENZIAMENTI, UE SBAGLIA DIREZIONE

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Definire superfluo il blocco dei licenziamenti che ha salvato centinaia di migliaia di posti di lavoro durante la pandemia significa essere sulla luna. Le raccomandazioni contenute nel pacchetto di primavera sulle politiche del lavoro sono oggettivamente sbagliate, non tengono conto del tessuto sociale dei Paesi membri e delle profonde ferite inferte dal blocco delle attività economiche a causa del Covid.

Queste raccomandazioni, tra l’altro, contraddicono le misure europee di sostegno al lavoro e dimenticano che la cassaintegrazione in Italia viene finanziata dai fondi europei Sure e quindi non ha nessun costo per le imprese.

La posizione del Movimento 5 Stelle è chiara: in assenza della riforma degli ammortizzatori sociali e di quella delle politiche attive, è necessario un breve spostamento in avanti del termine oggi fissato al 30 giugno del blocco dei licenziamenti.

La proroga deve avvenire fino a quando le attività economiche non siano in grado di attuare gli investimenti previsti dal nostro PNRR. La ripresa è un’occasione per creare nuovi posti di lavoro e non per perderli.