Un anno di SURE: diventi strumento permanente e strutturato

Un anno di SURE

Il rapporto della Commissione europea ‘Un anno di SURE’ conferma che questo strumento è una delle più grandi intuizioni della nuova Europa, alla quale sta lavorando il Movimento 5 Stelle in contrapposizione a quella del passato e della vecchia austerità, i cui disastri sono oggi ancora più evidenti.

Un lavoratore europeo su quattro ha beneficiato di SURE durante la pandemia. Per un totale di un milione e mezzo di posti di lavoro protetti e 2,5 milioni di aziende sostenute. La gran parte piccole e medie imprese.

SURE ha portato anche risparmi notevoli alle casse degli Stati membri. Quantificati solo per l’Italia in 3,76 miliardi sui 27 miliardi ricevuti.

L’augurio è che adesso  i Paesi sovranisti e quelli “frugali”, che si opposero a lungo alla nascita di questa misura, riconoscano che il merito è di tutte quelle forze politiche europeiste che con convinzione hanno creduto che le difficoltà sociali e occupazionali, causate dalla pandemia, potessero essere affrontate solo unendosi.

Il Movimento 5 Stelle è convinto che SURE debba uscire dalla fase emergenziale e diventare uno strumento permanente e strutturato perché la certezza del futuro per aziende e lavoratori è un requisito ineludibile per la crescita e il benessere di tutti.

Sure, che cos’è?

Ad aprile scorso la Commissione europea ha proposto il regolamento SURE nell’ambito della risposta iniziale alla pandemia.

SURE è il primo strumento fondato sulla condivisione del debito a livello europeo. La Commissione europea infatti emette obbligazioni sociali per reperire le risorse necessarie alla erogazione dei prestiti agli Stati membri.

I prestiti SURE hanno permesso all’Europa di attenuare gli effetti della pandemia di Covid-19 che hanno colpito duramente il mondo del lavoro.

Il 25 ottobre scorso si è svolta, in Commissione Occupazione e Affari Sociali, è stata discussa la seconda relazione dall’introduzione di SURE. La prima, uscita nel marzo scorso, già evidenziava i primi effetti positivi dello strumento.

La Commissione europea ha l’obbligo di presentare al Consiglio e al Parlamento, periodicamente ogni sei mesi, un rapporto fintanto che la misura resterà disponibile.

Grazie a SURE, tutti gli Stati membri hanno potuto risparmiare attraverso tassi di interesse agevolati.