Il racconto inedito di una battaglia e di un sogno che sembrava impossibile

salario minimo

Il 20 ottobre scorso è stata una data molto importante. Si è svolta infatti la presentazione del mio libro Salario minimo europeo. Il Racconto inedito di una battaglia politica e di un sogno che sembrava impossibile.

Ho dedicato metà del mio mandato da europarlamentare alla legge sul salario minimo europeo. Non ho scritto il libro perché ho la velleità di diventare una scrittrice. A un certo punto, ho sentito il bisogno di raccontare un percorso lungo, difficile, appassionato. Un percorso che dal giorno in cui sono stata eletta nel 2019 mi ha dato tante soddisfazioni.

Il libro Salario minimo europeo è per l’appunto il racconto di quanto è accaduto in Europa in sede di Commissione Lavoro e Affari Sociali e in generale di Parlamento europeo in una delle fasi storiche e politiche più complesse di questa Legislatura che sta per volgere al termine.

La pandemia ha svuotato per diversi mesi Commissioni e Parlamento. Ha reso più difficili dei passaggi politici importanti, ad esempio racconto nel libro, l’occasione storica di una concertazione tra le parti sociali – i sindacati europei – e Business Europe che rappresenta il lato datoriale nel mercato unico europeo – anche a causa delle restrizioni imposte per arginare il Covid-19. Anche se, come spiego nel mio libro, non mancarono dubbi e ritrosie delle parti sociali sulla proposta di un salario minimo europeo. La pandemia Covid 19 fece il resto.

Pandemia però che devo riconoscere è stata, al tempo stesso, un vero e proprio acceleratore di tutta una serie di riforme, tra cui anche quella del salario minimo europeo, di cui l’Unione aveva bisogno da tempo. E che, a mio avviso, rappresenta il primo vero pilastro di una rinnovata e rafforzata dimensione sociale, indebolitasi, lo sappiamo, con la crisi economico-finanziaria del 2007-2008 e una serie di scelte politiche con le quali si preferì imbrigliare l’economia e i territori europei alla Austerity e al rigorismo di Bilancio.

Vi invito dunque a rivedere la diretta della presentazione che si è tenuta a Roma, venerdì 20 ottobre, a Spazio Europa e naturalmente a leggere il mio libro.

Un libro, racconto e saggio insieme, e che credo possa dare a tutti voi, cari lettori e care lettrici, gli strumenti giusti per raggiungere e consolidare la consapevolezza di che cosa abbiamo costruito in Europa come forze progressiste. Delle scelte compiute nell’interesse di milioni di lavoratrici e lavoratori ma anche nell’interesse di quelle imprese che competono lealmente e producono valore aggiunto, innovazione e contribuiscono al progresso economico e sociale dell’Unione.

La presentazione del mio libro, affiancata dalla giornalista Rai, Eva Giovannini, e dalla già direttrice Istat, Linda Laura Sabbadini, è solo il primo incontro di tanti in programma con i cittadini e con le cittadine, con l’obiettivo di spiegare che cos’è salario minimo, perché l’Italia ne ha urgente bisogno e infine perché il governo Meloni non potrà, come invece sta facendo, a lungo tergiversare e sarà costretto a scegliere.

 

Ravenna, Roma, Palestrina, Ventotene, Cave e ancora Roma nei circoli del Partito Democratico, Bracciano, Trevignano Romano, Riccione, Pesaro. Nei prossimi mesi sarò sui territori del Lazio, delle Marche, dell’Umbria e della Toscana come portavoce di una battaglia di giustizia ed equità sociali al fianco dei poveri, delle donne e dei giovani.

 

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