Lavoro, stop agli stage e ai tirocini gratuiti. Dal PE segnale forte

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Lavoro – Il Parlamento europeo chiede che i paesi membri garantiscano una equa retribuzione per i tirocini e gli stage, contro lo sfruttamento dei giovani e la violazione dei loro diritti, all’indomani del voto in aula sul testo per l’Orientamento delle politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione.

È giunto il momento di garantire ai nostri ragazzi e ragazze un adeguato ingresso nel mercato del lavoro: basta con stage e tirocini non retribuiti o retribuiti con rimborsi spese ridicole. E con questo voto, il Parlamento europeo mette in chiaro cosa deve fare il nostro Paese per mettere fine alla vergogna degli stage gratuiti.

In questi tre anni al Parlamento europeo mi sono sempre battuta perché si intervenisse per regolare finalmente in modo equo gli stage e i tirocini in tutti i paesi europei e perché ai nostri giovani venissero garantite condizioni di lavoro dignitose e protezione sociale.

L’Italia non potrà ignorare le linee guida del Parlamento europeo per le politiche occupazionali. Spetta quindi al nuovo governo agire per mettere al bando tirocini e stage non pagati. Sono molto soddisfatta che questo emendamento sia passato. Credo infatti che esso rappresenti una ragione in più per fare presto con l’attuazione della direttiva ‘salari minimi adeguati’ su cui però questa destra non ha speso una sola parola, se non per avanzare critiche e diffondere una buona dose di fake news!

Grazie all’approvazione di un mio emandamento, la direttiva ‘salari minimi adeguati’ mette nero su bianco che il salario minimo va garantito anche per stage e tirocini. Il mio auspicio è che il nuovo governo sia in grado di rispondere ai problemi sociali e occupazionali del nostro Paese, dando priorità all’aumento del potere d’acquisto dei salari e a più adeguati meccanismi d’ingresso nel mercato del lavoro per i nostri giovani.

https://www.italpress.com/ue-rondinelli-positive-le-nuove-linee-guida-sulloccupazione/