Price cap sul gas, dalla Commissione Ue solo una presa in giro

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Strasburgo, 23 Nov – La proposta della Commissione Ue sul tetto al prezzo del gas è molto più che deludente: è una vera e propria presa in giro per milioni di cittadini, famiglie e centinaia di migliaia di imprese. Fissare infatti un corridoio di prezzo con un massimale a 275 euro al megawattora non ha alcun senso. Un regalo inaccettabile alla speculazione che nei mesi scorsi ha contribuito in massima parte a innalzare il prezzo del gas naturale sul listino di Amsterdam.

Per non parlare del fatto che il tetto al prezzo del gas scatterà solo nel caso in cui il rialzo andrà avanti per due settimane consecutive, concedendo un vergognoso spazio di manovra agli speculatori e lasciando, invece, esposte famiglie e imprese. Se questo è il massimo da aspettarsi, allora tanto valeva chiudere prima la discussione e non presentare alcuna proposta. La Commissione europea ha del tutto ignorato che il conflitto russo-ucraino è ancora in corso, che le temperature stagionali si stanno abbassando e che è scattato nel frattempo l’embargo europeo al petrolio russo.

Vorrei ricordare alla Commissione europea che 275 euro al megawattora ma, comunque sia, i prezzi attuali del gas naturale sono esorbitanti. Il costo del metano rimane ancorato a livelli di prezzo tre-quattro volte superiori a quelli dello scorso anno che nel frattempo ha già eroso i redditi delle famiglie alle prese con una inflazione da record per i beni di largo consumo. Il tetto al prezzo del gas doveva essere la priorità dell’Unione europea. Si è trasformato invece nella peggiore delle sconfitte e delle bugie.