Salario minimo, dal Trattato Italia-Francia spinta per approvarlo nel 2022

salario minimo

Il trattato bilaterale di cooperazione rafforzata tra Italia e Francia traccia la strada di quella che dovrà essere l’Europa del futuro. Più sociale e più equa.

In particolare, siamo soddisfatti che il raggiungimento di un salario minimo adeguato sia stato inserito come battaglia comune fra Italia e Francia, che rappresentano oggi la locomotiva d’Europa.

La mediazione della futura presidenza francese dell’Unione potrà giocare un ruolo decisivo per l’approvazione definitiva della direttiva già nel primo semestre del 2022.

La proposta del Parlamento europeo sul salario minimo, votata giovedì in plenaria, è molto ambiziosa. Essa contiene tutti i nostri 26 emendamenti presentati in Commissione, questo significa che il nostro lavoro incide ed è determinante.

L’Europa cambia se garantisce delle condizioni di lavoro e di retribuzione dignitose a tutti i lavoratori, inclusi quelli delle piattaforme, mette la lotta contro la disoccupazione giovanile al primo posto, promuove il diritto individuale alla formazione per favorire lo sviluppo delle competenze e combatte dumping sociale e delocalizzazioni, così come recita l’articolo 6 del Trattato del Quirinale.

Queste sono le battaglie della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle alle elezioni europee ed oggi sono patrimonio della nuova Europa del post-Covid.

Tocca adesso a noi legislatori europei e italiani trasformare in realtà questi impegni. Il Movimento 5 Stelle farà la sua parte per aumentare i diritti e diminuire le diseguaglianze.

N.B Il Trattato Italia-Francia dà il via a una cooperazione rafforzata nell’ambito dell’Unione europea su diverse politiche. Comprese quelle imprescindibili per realizzare il Pilastro dei diritti sociali previsto nei Trattati sull’UE.