Verisem, Golden Power italiano è apripista in difesa della biodiversità Ue

Il governo italiano ha utilizzato i cosiddetti “poteri speciali” contro la cessione di Verisem, per un valore complessivo di 200 milioni di euro.

L’operazione era condizionata dalla Golden Power, in base alla legge italiana, rafforzata proprio lo scorso anno per tutelare determinati interessi e asset strategici.

I cinesi della ChemChina che hanno acquistato la svizzera Syngenta per integrarla in Sinochem erano gli unici disposti a pagare un prezzo molto alto rispetto ad altri pretendi come la cordata italiana BF – Bonifiche ferraresi – e dal Fondo italiano di investimento, parte di Cassa Depositi e Prestiti.

I timori dietro questa acquisizione erano legati al rischio di fabbricazione di “falsi”, naturalmente arrecando un danno enorme agli ortaggi italiani.

Verisem, la Golden Power mette al sicuro i semi italiani

La Golden Power contro l’acquisizione di Verisem, azienda italo-statunitense leader mondiale della produzione di sementi, da parte della multinazionali cinesi ChemChina e Cic è sicuramente un modello per tutta l’Unione europea.

Il governo italiano ha difeso un asset strategico per la sovranità alimentare. E la biodiversità europea, ed è la prima volta che questo avviene in agricoltura.

Se l’acquisizione fosse andata in porto, la Cina avrebbe ottenuto il monopolio mondiale sui semi di ortaggi ed erbe aromatiche: di fatto del patrimonio genetico di costituzioni varietali locali dell’Unione europea.

Il no del M5S all’acquisizione

Il Movimento 5 Stelle ha deciso di presentare una interrogazione depositata lo scorso 21 giugno. Avevamo caldeggiato una presa di posizione della Commissione europea chiedendo di proteggere le aziende strategiche del settore agroalimentare.

Ringraziamo il Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli per questo provvedimento apripista.

Le conseguenze ambientali e sociali sarebbero state ancor più gravi di quelle commerciali. La cessione del patrimonio genetico italiano ed europeo avrebbe messo a rischio la biodiversità e la tutela dell’identità territoriale. Che ritengo fattori chiave per la realizzazione del Green Deal europeo