Clima, con il Regolamento CBAM ora “Salvo l’acciaio italiano di qualità”

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Clima – La versione ufficiale del Regolamento sul Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alla Frontiera contiene i prodotti siderurgici inox e speciali. Così la lettera su cui ho insistito nei giorni scorsi, firmata oltre che da tutta la delegazione del MoVimento 5 Stelle anche da altri otto eurodeputati e indirizzata alla Commissione Ue, è riuscita a salvare la filiera italiana e umbra.

L’acciaio italiano di qualità – acciaio inox e altri acciai speciali – è salvo. La versione ufficiale infatti del Regolamento sul Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alla Frontiera, parte del pacchetto europeo “Fit for 55” presentato oggi dalla Commissione europea, contiene tutta una serie di prodotti siderurgici esclusi invece dalle prime bozze circolate nei giorni precedenti ed ampiamente diffuse sugli organi di stampa. Rientrano nella lista dell’Emissions Trading System europeo (ETS) inox, speciali, rotaie, palancole, tubi, mentre vengono espressamente escluse le ferroleghe e il rottame.

Siamo molto soddisfatti e questa decisione va incontro a quanto ho chiesto alla Commissione nei giorni scorsi, con una lettera firmata da tutta la delegazione del MoVimento 5 Stelle al Parlamento europeo e da altri otto eurodeputati. La scelta iniziale infatti avrebbe seriamente danneggiato la filiera siderurgica italiana e minacciato l’industria d’eccellenza umbra, Acciai Speciali di Terni (AST). È con convinzione che ho portato avanti l’iniziativa, sconcertata dalla possibilità che la Commissione europea potesse assumere una posizione così lontana dalla logica del Green New Deal.

Grazie al nostro intervento abbiamo sollevato il caso in Europa: nostro obiettivo era ed è salvaguardare  l’AST di Terni, fiore all’occhiello italiano ed europeo. Deve essere chiaro che i prodotti e la produzione di qualità, se proiettata verso la sostenibilità e la transizione energetica, devono essere tutelati a ogni costo, nell’interesse del nostro Paese e dell’Unione europea.