Salario minimo, urgente. Il governo Meloni fa ancora finta di nulla

Salario minimo a Firenze

Presentazione del libro “Salario minimo europeo” dell’eurodeputata Daniela Rondinelli (PD) insieme alla candidata sindaca Sara Funaro.

FIRENZE, 23 APRILE 2024Daniela Rondinelli, eurodeputata PD uscente e candidata alle Elezioni Europee 2024, presenterà venerdì 26 aprile a Firenze insieme a Sara Funaro, candidata sindaca del PD a Firenze, il suo libro Salario minimo europeo. Il racconto inedito di una battaglia politica e di un sogno che sembrava impossibile. Si confronteranno sull’iter legislativo al Parlamento europeo che nel giugno 2022 ha portato all’approvazione definitiva della Direttiva europea “Salari minimi adeguati” al caffè letterario Le Murate a partire dalle ore 16:30.

«La legge europea sul salario minimo rappresenta un traguardo storico per l’Unione europea, il culmine di una legislatura durante la quale ho lavorato duramente per rafforzare quella dimensione sociale, indebolitasi a causa dell’Austerity e della politica del rigorismo di Bilancio. La direttiva europea avrebbe consentito all’Italia di avviare una serie di riforme fondamentali per rimettere al centro il lavoro di qualità e lo sviluppo del sistema-paese ma il governo Meloni ha scelto la strada di inutili rinvii, dilazioni e attacchi ingiustificati e di una pericolosa disinformazione sui benefici legati all’attuazione di questo provvedimento. Racconterò quindi i retroscena politici e parlamentari della legge europea che orgogliosamente ho contribuito a migliorare per continuare a smantellare le bugie delle destre italiane convinta che il salario minimo sia una misura strutturale e urgente», afferma la candidata PD.

Nel libro, raccontato in prima persona, non mancano riferimenti alla situazione italiana. Nel capitolo conclusivo l’eurodeputata indica tutti i possibili scenari per il recepimento della direttiva in Italia. «Al Parlamento sono state 59 le audizioni sul salario minimo: sono stati ascoltati esperti ed enti quali l’Istat che lo scorso anno ha certificato gli oltre 3,5 milioni di lavoratori e lavoratrici che pur lavorando sono esposti al rischio povertà. Sei mesi di discussione e, da una parte, le opposizioni che hanno presentato una proposta unitaria sul salario minimo legale, una convergenza positiva per il nostro Paese, dall’altra, invece, un governo incapace di elaborare una proposta alternativa e quindi di risolvere l’emergenza dei salari bassi e asfittici da oltre 30 anni», commenta l’eurodeputata uscente.