Newsletter 48, 7 luglio Insieme con Daniela verso la nuova Europa

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Newsletter 48 – Artisti e creativi italiani da anni denunciano condizioni di lavoro precarie e atipiche, aggravate dal problema dei salari bassi e non dignitosi. Durante l’audizione pubblica che ho organizzato a Roma lo scorso 26 giugno ho avuto modo di ascoltare il punto di vista delle parti sociali e di alcuni testimonial, i quali conoscono molto bene le difficoltà del settore dello spettacolo, dell’arte, della cultura, della musica e della creatività.

  • ARTISTI E CREATIVI, AL VIA LA DISCUSSIONE IN COMMISSIONE OCCUPAZIONE

Il Parlamento europeo sta lavorando a una proposta di legge da presentare alla Commissione europea con l’obiettivo di rafforzare le condizioni di lavoro degli artisti e dei creativi in tutti gli Stati membri attraverso una normativa europea armonizzata che garantisca diritti e tutele adeguate a tutti i lavoratori e le lavoratrici. Nei giorni scorsi sono intervenuta in Commissione congiunta Cultura-Occupazione e Affari Sociali per indicare quali sono le priorità al fine di riuscire a garantire diritti e tutele sociali agli artisti, ai creativi, ai tecnici e alle maestranze.

Gli altri temi:

  • LAVORO, L’EUROPA CAMBIA PELLE. E L’ITALIA? SOS SALARI E PRECARIETÀ

Manca meno di un anno alla fine di questa difficile legislatura europea: dal 2019 a oggi sono convinta che abbiamo saputo affrontare meglio rispetto al passato sfide inimmaginabili. Ma la strada da fare verso quella che amo definire la Nuova Europa è ancora lunga. Sulle politiche del lavoro sono convinta di avere dato un importante contributo quotidiano al Parlamento europeo come componente della Commissione Occupazione e Affari Sociali. Il motto “Non lasciare indietro nessuno” è stato in questo senso il mio e il nostro faro comunicativo e pratico. 

  • TIROCINI DI QUALITÀ AL CENTRO. CON GLI STUDENTI DI SCUOLA DI POLITICHE

Il 28 giugno scorso in Commissione Occupazione e Affari Sociali del Parlamento europeo abbiamo votato una iniziativa legislativa non vincolante sul sostegno e il rafforzamento della formazione professionale come strumento per il successo dei lavoratori ed elemento fondamentale della economia europea nel quadro della nuova industria 4.0. Lo stesso giorno ho avuto modo di incontrare e parlare con gli studenti e le studentesse della Scuola di Politiche a Bruxelles. E ho deciso di discutere con questi giovani proprio di tirocini di qualità.

  • STADIO FRANCHI, IL SILENZIO DELL’UE È DI UNA GRAVITÀ INAUDITA

A tre mesi di distanza dall’invio della interrogazione parlamentare da me presentata alla Commissione europea sullo Stadio Franchi di Firenze pesa un silenzio che lascia davvero perplessi. Bruxelles continua a trincerarsi dietro una “non risposta” che viola l’obbligo di Palazzo Berlaymont di rispondere alla interrogazione parlamentare prioritaria entro e non oltre 21 giorni dalla presentazione della stessa.

  • MIGRANTI, IL SOVRANISMO EUROPEO È SOLO UN GRANDE BLUFF

Il 30 giugno scorso, i 27 capi di Stato e di governo hanno sottoscritto le conclusioni sul nuovo Patto immigrazione e asilo, siglato dai ministri dell’Interno lo scorso 8 giugno, in cui si prende atto del no della Polonia e dell’Ungheria sui ricollocamenti obbligatori dei migranti tra tutti gli Stati membri, proposto per superare il fallimentare schema volontario. E inoltre la ferma contrarietà al pagamento di una sanzione in caso di mancato rispetto del vincolo. E la solidarietà europea chiesta a gran voce da Budapest e Varsavia? Vale per gli altri Stati europei ma non per loro.

  • ALGORITMI, L’UE SCEGLIE LA TRASPARENZA. IL GOVERNO MELONI LA SACRIFICA

La maggioranza di governo ha deciso di abrogare una novità introdotta con il Decreto Trasparenza, d.lgs. n. 104/2022. La notizia, passata in sordina, mi ha subito colpita visto il mio lungo lavoro svolto al Parlamento europeo e i traguardi legislativi raggiunti negli ultimi mesi per garantire nuove norme sull’accessibilità e la trasparenza degli algoritmi. L’ennesima prova che Meloni non ha particolarmente a cuore il lavoro di qualità ma anche il benessere stesso dei lavoratori e delle lavoratrici.