Newsletter n.24, 17 giugno – Insieme con Daniela verso la nuova Europa

Copertina NL

Newsletter n.24 – Da oltre due anni al Parlamento europeo lavoro alla legge europea sul salario minimo. Conosco molto bene ogni singola tappa del provvedimento e con grande amarezza ho letto e ascoltato le opinioni spesso fuorvianti di coloro che ritengono che il nostro Paese non ha bisogno del salario minimo o che non può funzionare. Ritengo perciò doveroso fare il punto sulle “fake news” ripetute da esponenti del centro destra e da alcuni giornalisti all’indomani dell’accordo politico raggiunto a Strasburgo il 7 giugno scorso.

Di seguito gli altri approfondimenti trattati in questo numero.

  • La direttiva sul salario minimo è utile e va applicata

La lettera al Foglio per replicare all’articolo intitolato “Contro il salario minimo”. L’analisi pubblicata il 13 giugno scorso su Il Foglio a firma di Oscar Giannino sulla direttiva europea sul salario minimo tradisce lo spirito e la portata di questa importante legge europea. L’Italia dovrebbe recepire subito la legge europea, avviare un confronto serio tra governo e parti sociali.

  • Caos al PE sugli ETS, rilancio la mia proposta sul fondo sociale per il clima

Lo scorso 8 giugno, il Parlamento europeo si è spaccato su una delle riforme più ambiziose dell’UE. Il sistema di scambio delle quote di emissioni di CO2 legato al Pacchetto Fit for 55. Dopo l’esito del voto in Plenaria del 9 giugno scorso, ho l’opportunità di rilanciare la mia richiesta in Commissione EMPL/ENVI. Non solo dirò di avere scritto al Commissario all’Economia, Paolo Gentiloni. Ma anche che il nostro governo, ora, chiede all’UE di sfruttare SURE per far fronte ai prezzi record dei beni energetici.

  • Acciaierie di Piombino, rischio ambientale. La mia interrogazione alla Commissione Ue

Nell’aprile scorso ho visitato Piombino. Ho ascoltato le istanze dei cittadini e degli attivisti che, da molto tempo ormai, aspettano la bonifica dell’area siderurgica e del porto. Dopo questa visita, non ho esitato a presentare un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea, toccando una serie di questioni fondamentali per chi vive sul territorio. In particolare, lo stato di degrado ambientale in cui versa il sito siderurgico e i conseguenti rischi sanitari per i cittadini.

  • La battaglia del grano ad una svolta: determinanti i corridoi verdi

Il grano resta ancora bloccato in Ucraina, al porto di Odessa, mentre continuano sottotraccia gli sforzi diplomatici per trasportare il grano verso l’Europa e garantire così gli approvvigionamenti alimentari. Per impedire che il grano venga perduto, la Commissione UE ha presentato un Piano d’azione sull’export dei prodotti dall’Ucraina. Come ho spiegato nei precedenti numeri della mia newsletter è strutturato per raggiungere un duplice obiettivo.

  • Premio CESE e welfare, le opportunità dall’Europa

In questo numero le opportunità di finanziamento europeo riguardano la sensibilizzazione della società civile alle prossime elezioni europee e il Premio CESE, importante riconoscimento per Onlus impegnate nel sociale. A livello nazionale, vengono sostenuti i percorsi di welfare aziendale per agevolare il rientro al lavoro delle madri, favorire la natalità e il work-life balance, con la Misura #RiParto del Dipartimento per le politiche della famiglia della PCM.