Peste suina, minaccia al made in Italy. Servono nuove risorse per il settore

Peste suina

L’Unione europea non abbassi la guardia sulla peste suina africana. Malattia infettiva molto contagiosa tra gli animali ma non trasmissibile all’uomo, che colpisce in modo asimmetrico Stati e Regioni. Non basta più circoscrivere le aree in cui vengono individuati i casi di infezione tra i cinghiali selvatici. In Belgio, in Germania e in alcuni paesi dell’Est europa la peste suina africana ha già colpito diversi allevamenti.

Per questo motivo ho presentato una interrogazione prioritaria alla Commissione europea chiedendo misure straordinarie di contrasto alla peste suina africana, che rappresenta una grave minaccia per migliaia di allevatori di numerosi Stati europei e per il benessere degli animali.

Nella interrogazione chiedo alla Commissione europea di sostenere gli sforzi dei territori oggetto di restrizioni:

  1. stanziando risorse straordinarie per la bio-sicurezza;
  2. predisponendo finanziamenti specifici per gli allevamenti allo stato brado;
  3. intraprendendo nuovi piani di contenimento dei cinghiali e della fauna selvatica per prevenire la diffusione e la nascita di nuovi focolai.

Prevenzione e controllo della fauna selvatica

Intervenire tardi significa mettere in ginocchio gli allevatori costretti ad abbattere i capi infetti. Nel frattempo diversi prodotti DOP e IGP sono oggetto di restrizioni alle frontiere da parte di Stati extra UE. Lo stop di carni e salumi made in Italy, il cui export a livello mondiale vale circa 1,7 miliardi di euro e il 60% è destinato proprio agli Stati europei, è un colpo per la filiera suinicola italiana già provata dalle restrizioni per il Covid-19 e, ora, dall’aumento dei costi di produzione: fertilizzanti, mangimi, gasolio e manodopera.

Le regioni italiane più colpite come Liguria e Piemonte e quelle a forte vocazione suinicola come Toscana, Umbria, e Marche hanno già prontamente attivato le task force per la sorveglianza, adesso tocca all’Unione europea mettere in campo quanto prima misure di controllo e di prevenzione sulla fauna selvatica, due tasselli imprescindibili per evitare incalcolabili danni economici alla filiera.

La popolazione di cinghiali selvatici

Solo in Italia, gli esemplari di cinghiali selvatici sono oltre 2,3 milioni, e la popolazione è in costante aumento. Questa malattia virale e molto contagiosa tra i suini è presente in Europa dal 2017, dopo i primi casi comparsi negli Stati dell’Est e alcuni paesi asiatici, compresa la Cina.